Secondo molti, non ha senso trattare le vene varicose oppure i capillari (che sono la stessa patologia trasportata alla superficie) perché tanto poi ritornano. In effetti l’insufficienza venosa non è curabile alla radice perché ha una componente genetica. Tuttavia, se non facessimo dei trattamenti periodici per le vene varicose o i capillari avremmo molte più complicazioni (trombosi, emorragie, edemi o ulcere nel caso delle vene varicose) e pesanti inestetismi (capillari molto diffusi). L’obiettivo è controllare la patologia nel corso del tempo con interventi mirati. Il paragone che faccio per spiegare questo concetto è quello delle carie ai denti: anche se le fai curare possono ritornare, ma sicuramente se le trascuri avrai grossi problemi ai denti.

Al contrario di altri medici che si occupano di Flebologia, io un’esperienza decennale come Chirurgo Vascolare ospedaliero. Grazie a questo bagaglio ho acquisito manualità e tecnica in una chirurgia difficile, in cui è richiesta estrema precisione.