scleromousse

Schiuma sclerosante: cos’è e a cosa serve?

Da alcuni anni la scleromousse si è affermata come trattamento mini-invasivo delle varici venose nelle gambe, contribuendo ad eliminare sintomi come dolore e pesantezza alle gambe stesse e migliorando anche l’aspetto estetico compromesso dalle vene dilatate.

La presenza di varici indica una sottostante malattia della circolazione, l’insufficienza venosa, caratterizzata dalla perdita di funzione drenante da parte delle vene delle gambe a causa di molteplici fattori tra cui familiarità, sesso femminile, gravidanze e terapia ormonale.
L’insufficienza venosa è una patologia evolutiva che bisogna controllare nel tempo e trattare quando presenta determinate situazioni cliniche, in quanto può complicarsi con una trombosi venosa o peggiorare con il tempo causando la comparsa di una gamba gonfia o di ulcere.

Cos’è la scleromousse e come funziona?

Fino ad alcuni anni fa i trattamenti sclerosanti consistevano nell’iniezione di una piccola quantità di farmaco liquido all’interno delle varici, con lo scopo di renderle meno visibili e di bloccare il reflusso patologico di sangue al loro interno.
Il trattamento delle vene più dilatate con il farmaco liquido, però, presentava dei problemi soprattutto in termini di efficacia, perché la vena trattata non si sclerotizzava adeguatamente per la rapida inattivazione del farmaco da parte delle proteine del sangue.

La scleromousse è una particolare metodica nell’ambito dei trattamenti sclerosanti nella quale si crea una miscela schiumosa unendo il farmaco sclerotizzante in forma liquida con l’aria.
La scleromousse ha la capacità di spostare rapidamente il sangue una volta entrata nella vena, agendo così più efficacemente sulla parete vascolare determinando il processo di sclerotizzazione; per questo motivo essa ha un potere sclerotizzante maggiore rispetto al farmaco liquido.

La preparazione della scleromousse viene effettuata poco prima dell’iniezione e dura pochi secondi; la puntura non provoca particolare disturbo e il farmaco agisce immediatamente, provocando una contrazione della vena che dà inizio al processo di sclerotizzazione.

L’iniezione, d’altra parte, provoca la liberazione di alcune sostanze da parte delle cellule della parete delle vene; questo processo è del tutto compatibile con l’obiettivo della terapia, ma è importante che il paziente resti fermo per alcuni minuti in modo da permettere alle stesse sostanze di essere eliminate in breve tempo, evitando che raggiungano la circolazione in quantità elevata.

Cosa bisogna fare dopo il trattamento?

Dopo la seduta è opportuno applicare dei cerotti compressivi e sopra di essi una adeguata calza elastica, e camminare per alcuni minuti per aiutare la circolazione ad eliminare il farmaco residuo, evitando così il rischio di una trombosi venosa.
Per lo stesso motivo, durante il periodo di trattamento è sconsigliato fumare; è importante anche non esporsi al sole o alle lampade solari per evitare, in questo caso, la comparsa di una macchia di pigmentazione che risulterebbe poco estetica.

Il principale vantaggio dell’utilizzo della scleromousse per trattare le varici venose sta nel fatto che può essere effettuata direttamente in ambulatorio, in brevi sedute, e il paziente può tornare subito a svolgere le proprie attività quotidiane senza bisogno di un ricovero o di riposo forzato.
L’uso della scleromousse consente di trattare anche le vene più grosse con un approccio mini-invasivo, consentendo in alcuni casi di evitare l’intervento chirurgico venendo incontro, in questo modo, alle esigenze di un numero sempre maggiore di pazienti.

trattamenti sclerosanti

Trattamenti sclerosanti per le vene varicose: in cosa consistono?

I trattamenti sclerosanti consentono di eliminare efficacemente le vene varicose, cioè quelle dilatazioni permanenti delle vene delle gambe che rappresentano la fase iniziale di una vera e propria malattia, l’insufficienza venosa cronica.

Cos’è l’insufficienza venosa?

Questa patologia si sviluppa quando queste vene, a causa di predisposizione genetica o fattori acquisiti, perdono la loro capacità di drenare il sangue contro la forza di gravità verso il cuore, provocando un reflusso di sangue che tende ad auto-alimentarsi.

La presenza di varici venose, e in generale di una insufficienza venosa cronica, può generare sintomi come senso di pesantezza alle gambe, crampi, bruciore o prurito alle gambe o comparsa di edema alla gamba (cioè una gamba gonfia).
Nei casi più gravi, il ristagno cronico di sangue determina la comparsa di ulcere cutanee su base venosa, generalmente alle caviglie, che tendono a guarire difficilmente e a recidivare se non trattate in modo adeguato.

Le varici venose possono anche complicarsi con una trombosi venosa o con una emorragia, spesso abbondante e difficile da controllare.
Queste situazioni, oltre che essere pericolose, provocano un sensibile peggioramento della qualità di vita del paziente e per questo è opportuno prevenirle.

Il trattamento delle varici consente di riequilibrare la circolazione venosa migliorando il drenaggio del sangue proveniente dalle gambe, tenendo presente che l’insufficienza venosa cronica non può essere curata alla radice e che, nel corso degli anni, potranno comparire delle altre varici che potranno essere nuovamente trattate.

Lo scopo della terapia è quindi di controllare la patologia e prevenirne le complicanze, oltre che eliminare i sintomi migliorando quindi la qualità della vita del paziente.
Anche il fattore estetico ha la sua importanza, perché la presenza di varici venose spesso genera imbarazzo nello svolgimento di normali attività della vita quotidiana come lo sport, l’abbigliamento o l’esposizione al sole.

In cosa consistono i trattamenti sclerosanti?

I trattamenti sclerosanti consentono di trattare le varici iniettando una piccola quantità di farmaco all’interno della vena stessa, con lo scopo di chiuderla o comunque di ridurla, bloccando il reflusso patologico di sangue al suo interno.
Questi trattamenti permettono quindi di ottenere un riequilibrio del sistema venoso ed un miglioramento sia clinico che estetico.

I vantaggi dei trattamenti sclerosanti sono molti; si tratta di una terapia poco invasiva, con sedute di breve durata, che può essere eseguita in ambulatorio e che permette al paziente di tornare subito alle proprie attività quotidiane.
I trattamenti sclerosanti non sono sempre effettuabili, soprattutto se le vene maggiori da trattare sono troppo dilatate, ma in alcuni casi rappresentano indubbiamente la terapia di prima scelta e sono da considerarsi una alternativa valida ed efficace ad interventi più invasivi, incontrando spesso l’esigenza dei pazienti che preferiscono evitare di essere operati.

Non va dimenticato che i trattamenti sclerosanti possono avere delle complicazioni, ma queste sono rare e possono essere evitate con una buona visita e seguendo alcuni accorgimenti specifici.
Il trattamento può essere proposto alla gran parte dei pazienti, purché siano in grado di indossare una calza elastica e soprattutto possano camminare senza problemi.

capillari gambbe

La scleroterapia per i capillari sulle gambe: come funziona e che risultati dà?

La presenza di capillari sulle gambe rappresenta sicuramente un problema estetico ma anche il segno di una iniziale insufficienza venosa, una patologia molto diffusa nella quale le vene delle gambe perdono la loro funzione di drenaggio del sangue e tendono a dilatarsi.
I capillari sulle gambe sono le cosiddette teleangectasie, piccole dilatazioni vascolari che nella stagione estiva diventano maggiormente visibili e si associano a volte o senso di pesantezza alle gambe.

La comparsa di capillari sulle gambe, di colore rosso o blu a seconda della dimensione, è dovuta ad alterazioni del microcircolo per cui il capillare si dilata, diventa patologico e inizia a vedersi maggiormente.
Si tratta di un problema soprattutto per le donne, perché in genere provoca imbarazzo o porta comunque a precludersi la possibilità di scoprire le gambe.

Infatti, alcune abitudini o attività quotidiane particolarmente piacevoli, come ad esempio andare in spiaggia, praticare sport o indossare una gonna o un bel vestito, possono diventare fonte di disagio soprattutto nella stagione estiva.
Alcune persone, addirittura, trascurano il problema per molto tempo e rinunciano a qualsiasi trattamento, perché sono convinte che i capillari ricompaiano subito e che quindi sia inutile investire tempo e denaro per farli scomparire.
Non tutti sanno, però, che con un trattamento adeguato e alcuni accorgimenti le gambe possono mantenere un bell’aspetto anche per lungo tempo.

Capillari nelle gambe: come trattarli con la scleroterapia

La soluzione al problema dei capillari sulle gambe è rappresentata dalla scleroterapia, un trattamento che consiste nell’iniezione di una piccola quantità di farmaco all’interno di questi vasi con lo scopo di ridurli o farli scomparire.

La scleroterapia si effettua in brevi sedute ambulatoriali a distanza di alcune settimane l’una dall’altra, non è in genere dolorosa e di solito è preferibile sottoporsi a questo trattamento nella stagione invernale.
Il risultato completo si ottiene dopo alcune settimane, perché nella fase iniziale si manifesta una blanda reazione infiammatoria localizzata, del tutto innocua e destinata a scomparire in breve tempo.

Naturalmente la presenza di capillari sulle gambe non può essere eliminata in modo permanente perché anche dopo il trattamento, nel corso degli anni, il problema si ripresenta a causa della formazione di nuovi punti di reflusso di sangue e, di conseguenza, dilatazione di nuovi capillari.

Tuttavia, per avere un risultato più duraturo nel tempo è importante indossare, nell’arco del trattamento, una calza elastica adeguata, che il medico potrà prescrivere dopo aver scelto la taglia corretta ed il materiale più idoneo.

Le altre regole importanti da seguire per ottimizzare il risultato estetico sono camminare molto, evitare l’esposizione a sole, saune e bagni caldi ed evitare il fumo di sigaretta.
In questo modo si possono anche prevenire più efficacemente le rare ma possibili complicazioni, come la trombosi venosa o la comparsa di macchie di pigmentazione.

Prima di iniziare le sedute di scleroterapia è fondamentale eseguire una visita specialistica, durante la quale viene raccolta la storia del paziente e viene effettuato un ecocolordoppler mirato.
In questo modo si otterrà un quadro completo della situazione finalizzato ad effettuare la terapia in massima sicurezza e con risultati ottimali.